3 parole con Lepore

Le nostre interviste

a cura della redazione

Stanisalo Lepore e…. tanta voglia di giocare

Si dice che la Sardegna è come una calamita, quando ci metti piede non riesci ad andare via. Sarà per il mare, per la cucina o per le tradizioni, l’isola ti rapisce il cuore e il nuovo acquisto Stanislao Lepore questo lo sa bene, è arrivato nel 2004 e non è più andato via…

– Ricordiamo le tue origini? Campano ma nato nel Lazio, poi innamorato della Sardegna…..

“Sono nato a Formia in provincia di Latina, dove c’era l’ospedale più’ vicino al mio paese che è Sessa Aurunca, in provincia di Caserta. Lì ho vissuto sino all’età di 14 anni, per poi trasferirmi a Roma per giocare nel settore giovanile del Tor di quinto, ero stato opzionato dall’Inter che mi aveva lasciato lì un anno, anche se poi a fine stagione tutto e’ saltato. Nel 2000 sono andato a giocare a Campobasso in C2 con 8 presenze che la Panini si è dimenticata di segnare negli annuari, ma posso assicurare che le ho fatte…. da lì, il passaggio alla Salernitana per 2 anni e dopo sono  andato in prestito alla Casertana in Serie D.Nel 2004 sono arrivato in Sardegna, con 8 anni trascorsi al Budoni e la parentesi ad Arzachena in Serie D e a San Teodoro in Eccellenza..diciamo che ormai mi sento un po’ sardo”.

-Tenere un giocatore lontano dal campo è come tenere un cane in gabbia. Hai dovuto interrompere in anticipo lo scorso campionato, quanto è grande il tuo desiderio ti riprendere a giocare?

Sono stati mesi duri per me,  ho sempre giocato a calcio fin da bambino e stare lontano dai campi di calcio mi ha fatto soffrire tanto. Ma questa difficoltà, ha fatto crescere ancora di più in me la voglia di giocare e sono pronto a dimostrare tutto il mio valore, nel prossimo campionato con la Nuorese”.“Purtroppo per motivi personali, con il Budoni ho dovuto interrompere il rapporto  un mese prima della fine del campionato. Ora la voglia di recuperare tutto il tempo perso in questi mesi è tanta e penso che Nuoro sia la piazza giusta, per trovare serenità con il giusto entusiasmo.

– Dal tuo arrivo in Sardegna, la tua carriera si è concentrata in Gallura (anche se Budoni fino a qualche anno fa era Barbaricina), cosa ti ha convinto a sposare il progetto della Nuorese, ripartendo da due categorie inferiori dalla tua ultima stagione in serie D con il Budoni?

“Da quando sono arrivato in Sardegna non mi sono mai spostato dalla Gallura. Quando sono stato contattato dalla Nuorese, mi ha subito colpito il progetto del Presidente Artedino. Non mi spaventa assolutamente l’idea di scendere di ben due categorie e mi auguro di ripagare insieme a miei compagni i suoi sforzi.  Siamo in tanti ad aver sposato questo progetto,come Ruggeri e Muzzoni che di sicuro meritano ben altre categorie e poi giocatori come Cocco che sono Nuoresi di nascita e lo sentono maggiormente, così come lo merita la città di Nuoro e faremo di tutto per riportare questa città il più in alto possibile. Il mio augurio per i miei compagni e per la società’ è la speranza di raggiungere i risultati prefissati..e a tal proposito invito i tifosi a seguirci perchè loro saranno il 50% delle nostre vittorie”

Susanna Musanti

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