Piras Chicco


PIRAS “CHICCO” ENRICO


CHICCO PIRAS

“L’ultima bandiera”

Nato a Quartucciu (CA) il 0-01-1950  e deceduto il 18-09-2007


Classe 1950, dopo essere cresciuto calcisticamente nel cagliaritano, Chicco Piras arriva a Nuoro nell’annata 1970-71 e rimase per vent’anni nel capoluogo barbaricino, vincendo tre campionati (tra cui quello del salto in serie C2), diventandone il capitano.

Autentico regista di centrocampo, dotato di classe purissima, le sue doti tecniche eccellevano nel dribbling e soprattutto nella visione di gioco. Le sue punizioni sono rimaste nella memoria degli sportivi nuoresi. Negli ultimi anni, indietreggiò il proprio raggio d’azione trasformandosi in libero, ruolo che interpretò con grande maestria. Idolo incontrastato dei tifosi, cucendosi addosso la maglia verdeazzurra può essere considerato come una delle più grandi bandiere della Nuorese.

Nicola Uras redazione


CARRIERA DA GIOCATORE
STAGIONE SQUADRA LEGA PRESENZE RETI
SINO AL 69 CAGLIARI GIOVANILI
1969-1970 IGLESIAS SERIE D
1970-1971 NUORESE SERIE D
1971-1972 NUORESE SERIE D 29 1
1972-1973 NUORESE SERIE D 27 3
1973-1974 NUORESE SERIE D 33 1
1974-1975 NUORESE SERIE D 32 3
1975-1976 NUORESE SERIE D 32 3
1976-1977 NUORESE SERIE D 24 2
1977-1978 NUORESE SERIE D 31 3
1978-1979 NUORESE SERIE D 30 7
1979-1980 MONTALBO PROMOZIONE
1980-1981 NUORESE PROMOZIONE 19 7
1981-1982 NUORESE INTERREGIONALE 23 2
1982-1983 NUORESE INTERREGIONALE 26 5
1983-1984 NUORESE NTERREGIONALE 25 4
1984-1985 NUORESE SERIE C2 7 1
1985-1986 NUORESE INTERREGIONALE 27 2
1986-1987 NUORESE INTERREGIONALE 29 3
1987-1988 NUORESE PROMOZIONE 30 4
1988-1989 NUORESE PROMOZIONE 27 2


“Le Bandiere non hanno età”

CHICCO PIRAS,OVVERO LA LONGEVITA’ SPORTIVA

di Piero Pillonca articolo tratto da Nuoro Goal aprile 1989

Diciotto anni sono una vita anche fuori dal campo del più bel gioco del mondo: se è vero che dal ’71 Chicco Piras veste la maglia della Nuorese, allora vuol dire che le centinaia di partite disputate ad alto livello con quella maglia fasciata addosso, rappresentano per lui e per gli appassionati altrettante giornate  difficili da dimenticare. E nel complesso segnano una stagione ragguardevole nella vita di un giocatore e di un uomo che della squadra ma soprattutto della città ha fatto un simbolo e ne è diventato al contempo una delle bandiere. Una volta, era il 1975, fù richiesto dall’Avellino. Sarebbe stata un occasione rara di fare fortuna anche materiale. Il giocatore rifiutò per una ragione semplicissima che oggi  gli attori di questo strano teatro che è il mondo del calcio stenterebbero a concepire: l’attaccamento del cuore ad una squadra di provincia e ad una città rude e fascinosa che lo avevano ormai imprigionato senza rimedio. I segni premonitori c’erano tutti del resto: una carattere chiuso che tanto assomiglia a quello della gente dell’interno, la scarsa propensione a sprecare parole, l’estrema serietà nel lavoro. Così in diciotto anni allenatori e giocatori di sono susseguiti al Quadrivio, alcuni come meteore altri come stelle di più lunga durata ma nessuno a resistito quanto lui. Dei compagni di squadra, ricorda tutti, i buoni e i meno geniali. Quale potrebbe essere la Super – Nuorese di tanti anni, tolti i giocatori che ne fanno parte ora? Per Chicco non ci sono dubbi la formazione è questa

Gente che ha fatto fortuna come Virdis e anche se in ritardo Grudina, e gente che ne avrebbe meritata molta, come Salvatore Mura che non ne ha avuta, e come Palmisano che avrebbe potuto averne in quantità maggiore. Tra tutti Chicco Piras ricorda in particolar modo proprio Mura, per la tecnica sopraffina e la genialità delle invenzioni. E gli allenatori? Otto in tutto: Palleddu Degortes, Valentino Persenda, Mariano Dessì, Renzo Capellaro, Roberto Franzon, Vanni Sanna, Zomeddu Mele, Gianni Magnasco più qualche altro di passaggio. Non c’è, crediamo, nessun trainer che abbia avuto problemi con un giocatore del calibro di Piras. Certo qualcuno l’ha utilizzato al meglio, qualcun altro meno bene, l’unico che non l’abbia gradito è stato Vanni Sanna, ma quando l’attuale allenatore del Tempio fù cacciato via, il suo sostituto Mariano Dessì richiamò in tutta fretta Chicco Piras  per affidargli parte delle residue speranze di salvezza della squadra. E vennero i risultati, ma ormai era troppo tardi: fosse stato  richiamato qualche settimana prima, Dessì avrebbe condotto la barca in porto. Piras, non porta rancore ma è comprensibile che nei suoi ricordi un posto d’onore spetti proprio a Mariano Dessì e il banco dei cattivi a Vanni Sanna, che pure lo aveva fatto giocare titolare nell’anno della promozione in C2 ( una volta nei professionisti, Sanna ritenne che Chicco avesse ormai concluso la carriera, quanto avesse torto i fatti lo hanno poi dimostrato) Il capitano, continua a giocare. Oggi fa il libero, domani chi può dirlo? potrebbe tornare a vestire la maglia numero 10 quella dei registi di centrocampo, degli uomini faro.

Pin It on Pinterest

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi