10 mesi meravigliosi

Le nostre interviste

a cura della redazione

Simone Pettinari: 10 mesi meravigliosi

Prima di partire per le vacanze, quando ancora Simone Pettinari non sapeva cosa gli riservasse il futuro, il giovanissimo portiere ci ha concesso un’intervista ad ampio raggio sulla stagione agonistica e sui dieci mesi trascorsi a Nuoro con la casacca verdeazzurra.

-Vittoria del campionato e per quanto ti riguarda una splendida ribalta che ti ha consentito anche di giocare nella squadra del Top11 della serie D. Quando sei arrivato a Nuoro pensavi di poter vivere una stagione così positiva?

“Con sincerità posso dire assolutamente di no. Logico, ci speravo. Sapevo che la piazza e la società voleva vincere il campionato, non mi potevo certo aspettare un cammino del genere in campionato. Per quanto riguarda la top11, mi ha fatto molto piacere. È una manifestazione dove a decidere i migliori sono i lettori. Mi hanno votato in tantissimi, merito dei tifosi…”

-Aldilà del calcio che rapporti umani hai instaurato a Nuoro?

“Ottimi rapporti con tutti, sia coi dirigenti che con i tifosi e i compagni. È stato un anno meraviglioso dove ho conosciuto persone che non dimenticherò mai.”

-Tornando a casa cosa racconterai? Quale fatto ti è rimasto scolpito nella memoria?

“Sicuramente il momento in cui l’arbitro ha fischiato la fine di Olginatese-Nuorese. Emozioni fortissime, sensazioni mai provate: è il mio primo campionato vinto”.

-Ora parti per le vacanze. Un addio o un arrivederci?

“Con tutto il mio cuore spero sia un arrivederci ma molto probabilmente è un addio, anche se ancora devo sentire la società”.

-Probabilmente un addio perchè non pensi di rientrare nei piani della società o perchè un eventuale C2 da riserva non rientra nei tuoi piani?

“Diciamo tutti e due: molto probabilmente non rientro nei piani della società ma un piccolo 20% e anche perchè eventualmente immagino che dovrei fare il secondo”.

-Il compagno con cui hai legato maggiormente e perchè.

“Garau, perché oltre ad essere la persona con cui sono stato più a contatto, è una persona eccezionale e un amico meraviglioso”.

-Ora che il campionato è finito e la promozione in C2 è un dato di fatto, ritornando a quest’autunno, cosa non è andato a Novembre quando con Perra si sono persi troppi punti?

“Io ho sempre pensato che sia stato un normale calo fisiologico come è successo al Palazzolo nell’ultimo mese di campionato, noi siamo stati fortunati che ci è successo in quel periodo. Non penso fosse un problema di allenatore”.

-Qual’è stato il momento in cui hai pensato: “possiamo farcela”. E quale compagno è stato fondamentale nella ricorsa al primo posto?

“Io l’ho pensato dopo la vittoria sul Tritium dove abbiamo disputato una gara perfetta. Per quanto riguarda i compagni, dico sicuramente Emerson con le sue punizioni micidiali che hanno risolto diverse partite e Cosa per i suoi gol, tutti importanti”.

-E in campo il trascinatore chi era?

“Difficile dire una sola persona, certo c’erano giocatori con un tasso di esperienza elevatissimo, ma il gruppo è stato senza ombra di dubbio decisivo. Un gruppo forte fatto di uomini prima che di ottimi giocatori e che nei momenti difficili è stato capace di non mollare mai”.

-Se vuoi, fai pure un saluto ai tifosi della Nuorese.

“Sono stati 10 mesi meravigliosi passati in una città di gente stupenda che ti fa sentire importante, che ti ripaga del lavoro quotidiano e che ti da la spinta per fare sempre meglio. Auguro alla Nuorese di andare più avanti possibile perchè la città merita categorie superiori”.

Nicola Uras  

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