Urlare sotto la curva

Le nostre interviste

a cura della redazione

Marcello Pitta: pronto ad urlare sotto la curva!!

Marcello Pitta uno dei veterani verdeazzurri anche lui nuorese doc, anche lui trascinatore della Nuorese di tante gare e tante battaglie. Rientrato dalle sue vacanze al fresco dei paesi nordici si gode ora il mare della sua Sardegna prima di tuffarsi nella nuova avventura calcistica.

– In gioventù sei stato anche campione di arti marziali, quando è nata la tua passione per il calcio? E quando hai cominciato?

” La mia passione per le arti marziali esiste ancora, ma il calcio è praticamente una fede, iniziata quando avevo 4 anni nelle fila del Sa.Do.San.”

– Hai fatto due esperienze nella serie D, esperienze importanti che ti hanno fatto crescere ancora di più, che ricordi ti porti dentro?

” Mi porto ottimi ricordi, sia per quanto riguarda l’ambiente all’interno del campo sia fuori, ho conosciuto ottime persone che continuo a sentire spessissimo. Il calcio è anche questo”.

– Un allenatore che non dimenticherai o che ricordi con piacere

” Devo ringraziare sopratutto due mister in particolare, uno è ovviamente Gianni Coccone, che mi ha fatto esordire nella mia prima stagione in promozione alla nuorese, e il secondo è Virgilio Perra, che mi ha portato con lui nelle mie esperienze in serie D. Due grandi allenatori, seppure con caratteristiche diverse”.

– Un compagno dal quale non ti vorresti mai separare

” In realtà vorrei avere una squadra dalla quale non mi vorrei separare, se fosse la Nuorese sarebbe il massimo ovviamente. Escluso Deriu, che se c’è l’erba del Quadrivio troppo alta non si vede”.

– Lo scorso anno avete vinto un campionato quasi in scioltezza, il prossimo non sarà cosi facile, pensi che ci sia la possibilità di ripetersi?

” In scioltezza no, le partite vanno studiate, giocate e combattute. Ovviamente con questo organico parlare di promozione non è da escludere assolutamente, daremo il meglio di noi “.

– Nella tua carriera hai fatto l’esterno alto, l’esterno basso, la punta, il centrocampista, il difensore centrale, ti manca solo di fare il portiere e hai fatto tutti i ruoli, ma dentro di te qual è il ruolo che prediligi?

” A me piace giocare, non ho ancora visto Deliperi per dirgli di stare attento, rischia anche lui  . In ogni caso preferisco giocare terzino, spezzo meglio il fiato e corro di più”.

-Se Fabio Cocco ha fatto 14 gol vuol dire che “le vie del signore sono infinite”, tu ti sei fermato a 2, pensi di migliorare questo score?

” Se continuo a prendere pali e traverse no, ma spero che la fortuna mi assista un pò più spesso! Per quanto riguarda Fabio spero che quest’anno “Pungerà” ancora di più”.

– Vuoi lasciare un saluto a qualcuno in particolare?

” Non vedo l’ora di andare a urlare sotto la curva, quindi il saluto andrà ai tifosi e a quelli che saranno allo stadio la domenica”.

Luciano Pittalis

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